Il volume ripercorre lo sviluppo della letteratura bizantina, composta - salvo eccezioni - in greco dal IV al XV secolo, ossia fino alla caduta di Costantinopoli del 1453. La panoramica include non soltanto opere letterarie ma anche trattati tecnici, filosofici e teologici che i Bizantini consideravano letteratura a pieno titolo. Inoltre, non distingue tra produzione profana e teologica, giacché molti autori bizantini (come Fozio, Michele Psello, Teodoro Prodromo) furono impegnati su entrambi i fronti. Infine, i testi non sono classificati a seconda del registro - alto o basso - della lingua impiegata, visto che per la maggior parte sono scritti nella cosiddetta koinè, un livello linguistico misto che evita elementi sia del registro nettamente basso sia di quello apertamente atticista (ovvero del greco antico).