L'opera si sviluppa in cinque saggi legati e slegati tra loro allo stesso tempo. In essi l'autore ha cercato di racchiudere tutto il macrocosmo dantesco e di mettere in evidenza la sua modernità: dal Dante poeta al teologo, dal politico allo storico, dal filosofo al linguista, sino all'esperienza dell'esilio come fonte ispiratrice di quest'ultima. All'interno dei cinque saggi, tre li potremmo definire "convenzionali", mentre due sono quasi "azzardati" ovvero quelli dedicati al parallelismo tra Dante e Kant e tra Dante e Pasolini. Il fine è quello di sottolineare la grande modernità nelle istanze teologiche e sociologiche di Dante. Il Sommo Poeta oggi, più che allora, è moderno e rivoluzionario, pur essendo passati più di 700 anni dalla sua morte.