La mitologia greco-latina ha rivestito una grande importanza nella Divina Commedia. Non fu ammirazione letteraria o dotta quella che Dante tributò, e riutilizzò nel suo poema, per le "antiche favole", come sempre definì i racconti religiosi o fantastici dell'antichità. La mitologia fu per Dante una miniera inesauribile di eventi materiali, spirituali e fantastici che recavano, oltre l'incanto della narrazione, una ricchissima, poliedrica materia ricca già di per sé di un simbolismo suo proprio, ma che si prestava per il Nostro, convinto assertore del valore profetico, e precursore, del passato, ad essere paragone e metafora del mondo cristiano e della Rivelazione. I richiami, le citazioni, le allusioni a quel mondo sono numerosissime nella Commedia. In questo testo l'autrice ripercorre, spiegandoli, tutti i passaggi della Commedia in cui Dante inserisce riferimenti mitologici.