A che cosa serve la letteratura? Essa dice il vero, parla alle nostre vite reali? L'ampia e articolata analisi dell'autore sul tema giunge a una conclusione non così scontata: sotto la maschera della finzione letteraria troviamo l'individuo - particolare e universale - che ci connette con un significato veramente umano. Quest'ultimo ha sovente un gusto amaro: mai c'è stato mezzo più sincero della letteratura per puntare una luce sopra il male di vivere della nostra specie. L'autore, il cui amore per i libri è sostenuto da una profonda competenza nella cultura contemporanea, sfiora le storie personali dei più grandi scrittori e scrittrici degli ultimi secoli e raccoglie in questo libro commenti, riflessioni e considerazioni estremamente stimolanti per coloro che condividono il suo stesso desiderio: conoscere i grandi della letteratura sì in quanto artisti inarrivabili, ma anche in quanto nostri simili. Le esistenze di carta, o fra la carta vissute e tramandate ai posteri, emettono un'eco, un suono così vicino a quello che produce il nostro cuore da permetterci di ritrovare in esse noi stessi, e le risposte a molte nostre domande. Prefazione di Giulia Ciarapica.