Cavalcando idealmente un cavallo a dondolo, segno del gioco e metafora della progettualità fantastica, Pino Boero immagina l'infinito rappresentato da temi e autori della produzione per bambini che hanno contribuito ad allargare i confini della letteratura per l'infanzia. L'orizzonte di questa materia si apre alla storia letteraria, all'impegno civile e alla sociologia di un gusto per il libro in continua trasformazione. Il rapporto di Pirandello con l'infanzia o la figura del topo transitata dai terrori delle pestilenze alle storie moderne sono due degli stimoli proposti da uno dei maggiori studiosi italiani del settore che trova radici europee nell'immaginario regionale conquistando nuovi spazi nel nome di una produzione per bambini e ragazzi capace di incidere sulla formazione della cultura civile del cittadino di ieri, di oggi e di domani.