I saggi qui raccolti propongono un Ruzante attore/autore il cui rapporto col personaggio contadino si evolve non dall'una all'altra istanza, ma attraversa esperienze profondamente differenti, scandite dalle diverse realtà teatrali in cui Angelo Beolco si trovò ad agire. Da una parte gli spettacoli cittadini pensati per Venezia, Padova, Ferrara, con più stretta vicinanza alla commedia regolare, dall'altra quelli destinati alla corte di "villa", di piccole dimensioni e altrimenti aperti dal punto di vista formale. Si è provato così a immaginare una mappa delle occasioni e delle sedi spettacolari di Ruzante, piuttosto che provare a restituire a una linearità , forzatamente retrospettiva, gli aspetti che caratterizzano l'esperienza: la poetica, la visione del mondo contadino, la lingua, la dimensione della compagnia teatrale.