Pierfranco Bruni torna a scandagliare il futuro nella letteratura del passato, nella memoria e nel tempo perduto, attraverso l'approfondimento del pensiero e dello stile di Gabriele D'Annunzio. Un libro che analizza le fosforescenti sperimentazioni letterarie dannunziane e il sogno decadente di fondere l'arte e la vita. Un volume che ricorda molto una sorta di taccuino metafisico, ricco di scoperte, ricerche e riflessioni che disegnano le emozioni fluttuanti e le sensazioni estetiche, indirizzate verso il rinnovamento, la trasgressione, la lotta, il tormento, la passione, la celebrazione, la meraviglia e il gioco, di un grande sciamano metropolitano, considerato la fonte letteraria chiave del secolo. Un mix di narrativa e saggistica fuori dai canoni tradizionali per chi guarda oltre i consueti orizzonti e non ha perso la voglia di sperimentare.