Un quadro dell'insegnamento di Quintiliano alla luce delle pratiche educative diffuse in epoca imperiale, come si evince dall'analisi dell'Institutio oratoria. Emerge il suo tentativo di mettere ordine nel caos delle varie metodologie scolastiche presenti a Roma attraverso la proposta di diverse innovazioni nell'organizzazione della pratica didattica in base a una esperienza ventennale e al confronto con la prassi scolastica greca. La trattazione si snoda attraverso le varie tappe del percorso educativo, con particolare attenzione al contesto sociale in cui si sviluppa l'insegnamento a Roma, alle figure che vi si avvicendano, all'esposizione tecnica degli esercizi preliminari (i progymnasmata), fino a giungere alla declamazione, all'influsso delle tecniche teatrali sull'esecuzione del discorso e all'importanza della memoria come strumento di formazione tecnica e morale dell'oratore. Molti gli spunti di riflessione sul rapporto fra l'insegnamento antico e moderno, con particolari desunti dai trattati retorici greci, ma soprattutto dagli Hermeneumata, manuali bilingui per l'apprendimento del greco e del latino, che nei Colloquia, scenette di vita scolastica, forniscono un quadro vivido dell'educazione nel mondo antico.