Fondata a Roma da Adolfo De Bosis, che ne fu anche finanziatore e direttore, la rivista letteraria «Convito» aveva un'ambizione: essere la voce dell'Arte, del Bello, e soprattutto di Gabriele d'Annunzio, principale ispiratore del progetto. Uscì dal 1895 al 1907 a intervalli regolari, riconoscibile per una lussuosa veste tipografica, ed ebbe collaboratori del calibro di Enrico Nencioni, Edoardo Scarfoglio, Giovanni Pascoli. Questo saggio ne ripercorre fortune e sfortune, soffermandosi sugli obiettivi e sulle motivazioni, sulle peculiarità grafiche così come sul pubblico di riferimento. Mostrandoci come il «Convito» non fu soltanto un periodico, ma una vera e propria esperienza culturale: una risposta di scrittori, poeti, artisti, pittori, fotografi, a un'idea di arte intesa come vera e propria ideologia.