Poesia formale, poesia morale, poesia dell'impegno politico e dello scontro personale, poesia anzitutto d'amore, dell'amore come metafora e non solo: la lirica dei trovatori è stata, alle origini delle letterature moderne, questo e altro ancora. E stata parola inscindibile dal canto, è stata mestiere, spettacolo, evento sociale; è stata letteratura costruttrice di una norma, una norma non solo letteraria, se è vero che ancora oggi il nostro vocabolario deve qualcosa all'ideologia cortese. Questa breve introduzione alla lirica dei trovatori si sofferma su alcune personalità-chiave, su aspetti della ricezione e sulle problematiche stilistiche e ideologiche centrali nella produzione del XII secolo. Tutt'altro che ripetitiva e monocorde, quella lirica esprime tensioni sociali, scarti formali, polemiche sul comportamento e sulla concezione dell'amore.