Emilio Salgari, il "padre degli eroi" del romanzo d'avventura nostrano, muore suicida il 25 aprile 1911, eppure anche decenni dopo nelle librerie continuano ad apparire nuovi romanzi con il suo nome in copertina. Non si tratta per di inediti fortunosamente ritrovati in un cassetto, ma di veri e propri falsi postumi, creati ad hoc in un intrecciarsi di interessi economici, propagandistici e ideologici, che tentarono di fare di Salgari il pionieristico prefascista poeta di battaglie per la gioventù italiana. Questo saggio, dunque, intende non solo raccontare questa storia poco nota di mistificazioni, distorsioni ideologiche e di sfruttamento della fama del celebre romanziere, ma anche ricostruirne, per il lettore, l'originale lingua e poetica che con il fascismo nulla avevano a che fare e che per decenni sono state reale ispirazione per generazioni di lettori giovani e meno giovani.