La chiave biblica, poco adoperata nella critica leopardiana, rappresenta una possibilità diversa di interpretare Leopardi. Nel Poeta, che si dichiarava "difensore" di Giobbe e Salomone, davvero possono essere ritrovate la fede interrogante di Giobbe e l'infinita vanità del vero di Qohélet (o Ecclesiaste). Questo libro raccoglie gli studi biblico-leopardiani dell'autrice, riferiti soprattutto all'analisi dei libri di Giobbe e di Qohélet comparati con la vita e l'opera di Leopardi. Infine, in Appendice, e accompagnata da poche note introduttive, viene proposta una lettera inedita di Monaldo Leopardi a dimostrazione dell'importanza che la religione, le pratiche devote e la stessa gestione "materiale" delle stesse, da sempre rivestivano per la famiglia Leopardi.