Perché riproporre la lettura di Leonardo Bruni? Le risposte potrebbero essere tante, quella dell'autore è chiara. Dare senso alla propria tradizione e scommettere sui valori di quell'umanesimo fiorentino che irrinunciabilmente appartengono alla storia della città. La domanda è allora un'altra: serba ancora valore quel mondo e merita ammirarlo? Che senso ha parlare di tradizione, a cosa può servire oggi questa antica lode? Qui la filologia fa da protagonista, e scommette su se stessa: cercare il volto dell'anima, il respiro dei tempi. E l'autore vuole fare caro l'insegnamento di Giorgio Pasquali: chi non ricorda non vive.