Francesco Terrone è poeta di schietta vena e si affida alla scorrevolezza di un puro sentimento della vita scandito con voce aperta ma, naturalmente, antiretorica. Infatti il suo discorso tocca glissando le corde della spiritualità e della elegia verso la natura. Piace, nella sua scrittura, la capacità di fondere il microcosmo col macrocosmo, il quotidiano con l'eterno, il personale con l'universale. Tutto questo fa comprendere che ci troviamo di fronte a un poeta maturo che sa far coincidere la conoscenza del mondo con la sua traduzione in un messaggio profondamente filtrato con la scaturigine vitale del rapporto fra esistere ed essere dando vita e forma ad una voce poetica che merita di essere ascoltata per la sua conquistata semplicità.