Di che cosa parlano i sogni disseminati nei versi di Fortini? Perché la sua figura è così ricorrente nelle opere di autori novecenteschi come Calvino, Pasolini, Bianciardi? Quali i termini della ricezione delle poesie e dei saggi di Fortini nella critica dei nostri anni? A queste domande, nel trentennale della scomparsa dello scrittore, cercano una risposta le "Note di servizio per Franco Fortini", che a sondaggi su temi specifici - come la presenza di Manzoni nell'opera fortiniana, la rilettura de "I cani del Sinai" e di altri testi - accompagnano un lavoro di sintesi su Fortini intellettuale militante, visto come interprete essenziale del proprio tempo e autore da rivisitare per intendere il nostro.