"Lo spirito dell'età di Goethe" è, con i suoi quattro volumi e l'appendice che la compongono, l'opera che ha consacrato il suo autore all'empireo della germanistica nella sua versione più alta: lo studio dell'intreccio, tipico proprio del periodo preso in esame, tra filosofia e letteratura. Si tratta, appunto con il movimento Sturm und Drang a cui è interamente dedicato il primo volume, sia del cosiddetto prender forma dell'estetica come disciplina filosofica ormai autonoma, sia del confronto fra facoltà dell'immaginazione e dell'intelletto come ambito eccezionale, all'interno del quale la dialettica tra letteratura e pensiero diviene istituzionale, imprescindibile e, per certi aspetti, insuperata. Una stagione unica, quella dell'età di Goethe, tanto per la numerosità e l'indiscussa grandezza dei suoi rappresentanti, quanto per la profondità e l'irripetibilità delle opere poetiche, letterarie e filosofiche che videro la luce. Dai cosiddetti Stürmer ai loro "avi" illustrissimi (Schiller e Goethe), a Hölderlin, Novalis, Friedrich e August Schlegel, Wackenroder, Eichendorff, Kleist, Alexander e Wilhelm von Humboldt, Jacob e Wilhelm Grimm, nel testo di Korff transitano tutti coloro che hanno caratterizzato quella stagione lasciando traccia del perché. In tal senso, questo primo volume costituisce l'inizio di una storia straordinaria e ne individua il suo stesso cuore, che, per Korff, corrisponde a Goethe: al suo essere molteplice e uno, esattamente come l'età che da lui prende il nome.