La letteratura ispanoamericana del nuovo millennio racconta di appartamenti con storie minime, piccoli, anonimi, molto lontani dalla casa dei Buendía a Macondo. Sono cambiati i modi di abitare e di pensare le relazioni familiari. Le grandi case patriarcali della letteratura ispanoamericana del secolo scorso, nelle loro diverse declinazioni: hogar protettivo, rassicurante e solido, luogo degli affetti e della rêverie, ma anche luogo della repressione, della subordinazione, della fissità dei ruoli, sono state sostituite da spazi molto meno solidi e molto più dinamici. L'azione centripeta del nucleo patriarcale che attrae, aggrega, assimila (controlla, reprime), si è trasformata in un movimento centrifugo, che respinge, esclude, rigetta (libera, emancipa). Le case e le forme di convivenza che le abitano, sono fragili e frammentate. Da qui l'analisi della parte e non del tutto, delle camere e non della casa.