I fiorentini moderni - scrive Mario Pozzi nella Prefazione - aiutano Giono a capire la tempra di Machiavelli, che visse tra uomini che avevano le loro stesse caratteristiche a cominciare dalla passione politica. Con questo metodo singolare egli ce ne dà un ritratto tendenzioso ma affascinante. È un Machiavelli uomo del popolo, di un popolo altrettanto intelligente, che può addirittura avergli ispirato alcune delle sue formule famose. Giono giunge a scrivere che "all'epoca di Machiavelli, Machiavelli non esisteva", che è "stato fatto poi", che "ha detto solo quello che era nell'aria al tempo", magari quello che gli hanno ispirato un calzolaio intelligente o un bottegaio pieno di buon senso, con i quali ha fatto due chiacchiere.