Perché qualcuno, si chiede Shakespeare, dovrebbe appoggiare un leader chiaramente inadatto a governare, pericoloso e impulsivo, malvagio e subdolo? Dove sono le istituzioni che dovrebbero impedire di agire sulla spinta di ogni impulso folle? E quali sono i meccanismi psicologici che conducono una nazione a dimenticare i propri ideali e persino il proprio interesse? In un saggio sorprendente e di assoluta attualità, Stephen Greenblatt parte dai testi di Shakespeare per gettare una luce inedita sia sulla figura del tiranno sia sul carattere delle masse e dei loro agitatori. Alternando estratti delle più famose opere shakesperiane con episodi storici, analizza alcuni elementi fondamentali per comprendere la politica moderna, come la fragilità improvvisa delle istituzioni, il disordine delle classi dirigenti e la rabbia populista alimentata dalle crisi economiche. Una prospettiva inedita sul rapporto tra leader e popoli, un'esortazione a riscoprire quello spirito popolare di umanità che per Shakespeare costituì per sempre l'unica vera speranza, perché "si può soffocare, ma mai spegnere del tutto".