Questo volume è un antidoto all'erudizione inerte, alla rovinosa regressione al contenutismo più rozzo, che caratterizza tanta parte della critica e dello studio della letteratura di questo ultimo periodo. Rifugge dall'identificare il tema con il contenuto, ma lo connette strettamente agli altri fattori della comunicazione letteraria, alla problematica nozione di autore, allo studio attualmente quasi in disuso dei procedimenti formali, alle promesse e alle insidie dell'interpretazione. E - come dice l'autore - esercita nell'analisi "quel minimo di 'delicatezza nell'afferrare' (l'espressione è di Nietzsche) che è necessaria quando si maneggia un giocattolo tanto pericoloso".