Nel 1963 Franco Fortini si trasferisce in Lombardia per insegnare italiano e storia nelle scuole superiori. È l'inizio di un periodo caratterizzato da un'intensa attività intellettuale, che durerà fino al 1971 e che lo porterà a incontrare centinaia di studenti nelle province di Monza, Lecco e Milano. Dai ricordi e dalle testimonianze di numerosi suoi allievi - qui raccolte e sistematicamente organizzate - emerge la figura di un docente attento e gentile, disponibile al confronto e sempre al lavoro sulla propria attività didattica, intesa, sulla scorta della sua formazione marxista, come atto di trasformazione del presente: un tratto artistico e filosofico che sarà decisivo anche del Fortini poeta. Perché come egli stesso ebbe a dire, fu proprio grazie ai suoi ragazzi che scoprì «la bellezza di essere intellettuale-frate, non prete: fra Cristoforo, non il cardinale Borromeo.