"Ed è quindi il poeta sul quale ricade, più che su tutti gli altri, la responsabilità dell'educazione. Perché le cinque porte dei nostri sensi si aprono o si chiudono alla realtà attraverso la mente e la mente si educa innanzitutto attraverso il linguaggio. E il primo custode e coltivatore del linguaggio è il poeta. Così è il poeta che più di tutti e prima di tutti educa all'apertura o alla strumentalizzazione, all'amore o alla dannazione. Egotismo narcisistico o manifestazione della realtà. Questa è la guerra che da sempre l'uomo si trova a combattere e che oggi infuria con particolare violenza". La crisi progressiva del pensiero e della sensorialità nei nostri figli è ormai evidente, al punto tale che ormai molti bambini e ragazzi faticano a raccontare la realtà e a descrivere l'esperienza che fanno di essa. Molti pensatori hanno provato a individuarne le cause. Consequentia Rerum rileva l'origine prima di questa crisi nel linguaggio e propone un metodo educativo (frutto di un'esperienza ventennale nelle scuole elementari, medie e superiori) che utilizza la poesia per riportare il linguaggio al silenzio, la ragione al logos, i sensi alla contemplazione.