Un percorso critico che si snoda lungo un arco di secoli imponente, quello che va dal XIII secolo all'alba del XXI, dal fiorentino Dante Alighieri al sanseverese Andrea Pazienza (in omaggio alla personale visione della letteratura, disposta ad accostare personaggi apparentemente così diversi e lontani). Il pericoloso sentiero che Catalano percorre evidenzia le infinite metamorfosi della scrittura letteraria italiana, a partire dalla sua fondazione dantesca. In una selezione di tentanti suggestioni "avventurose", la scrittura si misura con l'indicibile e il non rappresentabile e vince una sfida titanica imponendo la complessità di una parola che dice e reinventa il reale, sublimando in destino poetico la sconfitta passione della vita e creando, quasi dal nulla, le basi della lingua e della letteratura italiana.