Nel XII secolo compare, da qualche parte nel Nord della Francia, una chanson de geste, anonima, sull'impresa più grande di tutte: la liberazione del Santo Sepolcro. Ciò che colpisce è la presenza, tra i protagonisti, dei Tafuri, ossia crociati cannibali. Invece di essere disprezzati per la loro condotta, sono esaltati e incoraggiati dall'autore. Perché succede questo? Perché hanno enorme importanza nel racconto? E qual è il loro ruolo nella battaglia apocalittica contro le armate del diavolo? La Chanson de Jérusalem fa parte del ciclo della crociata, un insieme di racconti che mitizzano le vicende dei crociati dall'appello al sinodo di Clermont del 1095 fino a Saladino. Il volume analizza il significato propagandistico dell'opera, dove si intrecciano avvenimenti realmente accaduti ed elementi leggendari.