In una lettera del 1845 la quattordicenne Emily Dickinson chiedeva a una sua amica se avesse iniziato a collezionare fiori e piante per un erbario: "Sarebbe come un tesoro per te; quasi tutte le ragazze ne hanno uno". La cura che mise nel suo erbario, inusuale per una giovane della sua età, ci rivela una passione per la natura che l'avrebbe accompagnata per tutta la vita e che avrebbe influenzato in maniera determinante la sua poetica, all'interno della quale i fiori assumono un ruolo simbolico di fondamentale importanza. Questa passione fece sì che Dickinson, ancor prima che come poetessa, fosse conosciuta e apprezzata come grande esperta di giardinaggio. I fiori esotici della sua serra spandevano il loro profumo anche durante l'inverno. Oltre che dalle immagini dei fiori raccolti, il libro è arricchito da alcuni saggi introduttivi, dal catalogo e da un indice degli esemplari botanici.