L'autrice incontra Alda e si appropria della sua storia restituendo un ritratto inedito della poetessa dei Navigli e della sua opera. Non un'esegesi, non una narrazione ma un continuo dialogo tra le due donne, da cui la Merini emerge figura sfaccettata ed immortale, debole ma aggressiva, sensuale e sempre pura. Una poetessa contesa, ma conciliata, dall'amore degli uomini e l'ardore della fede in un Dio lontano ma onnipresente.