Due compagni di scuola si ritrovano dopo molti anni e cominciano a raccontarsi. Divenuti nel frattempo due noti studiosi - l'uno di animali, l'altro di letteratura - scoprono subito con divertita curiosità il piacere di divagare in libertà sui rispettivi interessi, per trovarvi analogie e differenze ma anche uno stesso sentire. Ne nasce un dialogo vivace e appassionato, che tocca temi assai diversi, tutti però ricondotti al comune denominatore del confronto fra mondo animale, mondo dell'uomo e universo letterario. Vi si parla di metamorfosi e travestimenti (da Ovidio agli occhi sulle ali delle farfalle); di delfini che si chiamano per nome e dell'origine del linguaggio umano; dei baci delle scimmie, dei colombi e di mille personaggi romanzeschi; dei sogni di cani e gatti, ma anche di quelli di Calvino e Jack London; di tanti altri comportamenti che accomunano l'uomo agli altri animali e che trovano riflesso nella letteratura di ogni tempo.