Andrea Camilleri ha spesso giocato con la sua capacità eclettica e camaleontica di reinventare i modelli di altri, ha elaborato un'abilità di imitazione che gli ha spesso permesso in maniera invisibile di riscrivere con la propria voce opere non sue. Fra gli scrittori che ha "falsificato" ci sono Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia, Giovanni Boccaccio. Se la fedeltà alle fonti dello studioso è fondamentale per non attuare falsificazioni, la reinvenzione dello scrittore lo è altrettanto per aumentare la qualità emozionale delle sue storie.