L'opera inquadra i falsi medievali di Giacomo e Monaldo Leopardi nella più ampia cornice delle contraffazioni ottocentesche, indagandone aspetti linguistici, precedenti storici e moventi ideologici. Attraverso il tema dell'arcaismo e delle falsificazioni testuali, l'autrice mette a fuoco la dialettica fra tradizione e innovazione in una fase cruciale della nostra storia linguistica e i legami tra cultura italiana e cultura europea in un'epoca pervasa dal "mito delle origini".