Cosa succederebbe se si chiedesse al Wittgenstein delle 'Ricerche filosofiche' di fornire un contributo di teoria della letteratura? Succederebbe che da un pensiero basato in fin dei conti sulla ridescrizione delle articolazioni sociali del mondo che ci circonda, viste come "giochi di ruolo", verrebbe fuori un pamphlet sulla natura politica, e anzi più ancora politico-economica di quella particolare forma di interazione sociale che è la letterarietà. Succederebbe, insomma, che a partire da Wittgenstein si ricaverebbe un Marx aggiornato, 4.0. È proprio quello che accade nella 'Grammatica della letteratura' di Florent Coste, dove una descrizione oggettiva del mercato letterario e dei suoi prodotti si trasforma in un manuale pratico di antagonismo politico. Ai lettori il compito di trasformare questa idea di prassi in una pratica reale quotidiana che coinvolga le nostre modalità di fruizione della letteratura.