Il volume raccoglie quattro saggi nei quali il filosofo, il poeta e pubblicista veneziano Giacomo Noventa, personaggio tra i meno conosciuti e più influenti del nostro Novecento, viene messo a confronto con alcuna figure particolarmente significative della cultura contemporanea: Adriano Olivetti, Giuseppe de Luca e Augusto del Noce. Ne emerge un ritratto spesso sorprendente della storia italiana. Al centro, come tema unificante, un'interpretazione "eretica" della cultura, dal Risorgimento ad oggi, che spinge Noventa prima a confrontarsi con il fascismo, poi ad avvicinarsi alle forme più radicali del "pensiero negativo".