A partire dalla posizione ambigua che l'Australia ha avuto sin dall'inizio nell'immaginario europeo, da un lato simbolo di esilio e alterità, dall'altro terreno utopico per creare una società radicalmente differente, il volume si propone un'analisi del romanzo di Joan Lindsay "Picnic at Hanging Rock" (1967) e dell'omonimo film di Peter Weir (1975) come un unico prodotto culturale che si è trasformato in un mito nazionale in cui la comunità australiana (espressione anch'essa fortemente ambigua) ha potuto riconoscersi e allo stesso tempo trovare una nuova via finalmente originale, non più dipendente dall'esterno. La scomparsa delle ragazze che al centro del testo è qui letta non come evento negativo, ma come spinta verso una rigenerazione e verso possibili ideali di armonia e solidarietà.