In un'arida e allucinata riviera ligure dai tratti inferi si gioca il percorso di un io lirico afflitto da un senso di paralisi spirituale e da una crisi identitaria che sembra condividere con le sue labili interlocutrici femminili. Ossi di seppia, pubblicata per la prima volta nel 1925 e poi in una seconda edizione accresciuta nel 1928, è la prima raccolta poetica di Eugenio Montale. È un'opera ricca di suggestioni letterarie e filosofiche, destinata a cambiare le sorti della lirica italiana grazie a una nuova modulazione dei temi tradizionali e alle profonde innovazioni sul piano linguistico e stilistico. Questo volume si propone di rileggere unitariamente i diversi aspetti dell'opera (genesi, modelli, struttura, temi, stile) offrendone una sintesi ricca di spunti originali.