Nell'approfondita e rigorosa rilettura della vita di Giovanni Pascoli, in corso da circa una ventina d'anni, Rosita Boschetti s'è ritagliata uno dei ruoli principali, reinterpretando in modo originale la versione biografica - quella del "poeta della bontà" - imposta dalla sorella del poeta, Maria. Temi come l'assassinio del padre Ruggero, centrale nella poesia di Giovanni; il rapporto con le sorelle, Ida e Maria, e più in genere con le donne; l'impegno politico giovanile nel socialismo anarchico in servizio permanente effettivo, hanno trovato e trovano nuova luce grazie alle sue ricerche, fondate su scrupolose indagini archivistiche unite a una vasta padronanza della bibliografia pascoliana. Esemplare del suo metodo è L'anarchico gentile che ci guida, con stile sciolto, nelle zone ancora in parte oscure della giovinezza del più grande poeta italiano dopo l'età di Leopardi e Manzoni. Già noto in quegli anni nella cerchia studentesca come autore di versi perfetti ma soprattutto militante dell'Internazionale anarchica accanto ad Andrea Costa.