A cosa serve scrivere e leggere poesie? Come possono semplici parole, fragili o potenti, racchiudere il mistero dell'esperienza umana? Con la sua straordinaria lucidità, Jorge Luis Borges ci accompagna in un viaggio alla scoperta dell'essenza sfuggente della poesia. Lungi dall'offrire risposte definitive, le lezioni raccolte in questo libro lasciano in eredità perplessità illuminanti, intrecciando arte e filosofia in un dialogo tra il testo e il lettore. Per Borges, la vera conoscenza non nasce dalle certezze, ma dalla capacità di porsi domande e accogliere il dubbio. Ogni poesia, ogni lettura, diventa così un invito a esplorare l'ignoto, un labirinto di enigmi che conduce a una comprensione più profonda di noi stessi e della realtà che ci circonda. In un'epoca in cui le certezze si sgretolano, il mondo muta aspetto continuamente e l'innovazione tecnologica porta con sé promesse entusiasmanti e grandi paure, le lezioni che Borges tenne a Harvard nel 1967 e 1968 suonano come un invito fermo e gentile a custodire ciò che ci rende umani: la capacità di dubitare, stupirci, commuoverci e accettare l'incomprensibile. Le "lezioni americane" di Borges non sono solo una testimonianza letteraria, ma la riscoperta della poesia come momento di riflessione e di bellezza, capace di sfidare la banalità di ogni pensiero unico. Il mestiere della poesia è un libro per tutti coloro che credono che il sapere non possa esistere senza meraviglia e senza il coraggio di porsi domande.