"Qualcuno ha calcolato, con un ampio grado di verosimiglianza, che se da questo momento in poi non venisse più pubblicato niente, un lettore che legga quattro libri alla settimana impiegherebbe duecentocinquantamila anni per affrontare tutti i libri già scritti". Nel nostro Paese, come nel mondo, i libri pubblicati sono tanti, forse troppi. I lettori pochi, desolatamente pochi. Eppure la gente continua a scrivere ed è disposta a tutto pur di farsi pubblicare. Perfino pagare cifre cospicue per uno dei numerosissimi corsi di scrittura creativa, perfino farsi "spennare" da sedicenti case editrici a pagamento. Nel tentativo (consciamente vano) di dissuaderci dalla scrittura, Paolo Bianchi ci disvela con esempi, statistiche, aneddoti e citazioni una realtà - quella dell'editoria - ambita quanto ignota, con i suoi meccanismi nascosti, le trappole e le insidie.