Ragione, fede, conoscenza, politica e nobiltà. Il presente testo intende indagare il rapporto sussistente tra questi aspetti nell'opera di Dante Alighieri: verrà mostrato come il pensiero di Dante sia coerente e aperto, un pensiero capace di evolversi per approssimarsi sempre più alla descrizione della relazione Dio, Amore e uomo. Verrà dunque presa in esame la figura di Filosofia, in modo da capire che ruolo abbia nel cosmo dantesco e che ruolo svolga la razionalità. Successivamente, verrà esposta la concezione che il Sommo Poeta ha dell'uomo in quanto essere materiale e spirituale, analizzando il ruolo che riveste il linguaggio e i limiti connaturati all'intelletto umano, comprendendo l'accezione del termine irrazionale nel pensiero dantesco. In questo quadro, si vedrà il ruolo preminente svolto dalla politica e la nozione di nobiltà come perfezionamento, tensione verso una pienezza di senso inesauribile e colma d'amore, aspetto essenziale che concerne l'uomo e la pluralità della sua esperienza vitale: in altre parole, il profondo legame sussistente tra particolare e universale nell'intima dinamica amorosa che lega i due.