«Ho scoperto Ezra Pound a tredici anni grazie a Walter Chiari. Mi spiego. Stavo sfogliando un settimanale illustrato - "Oggi" oppure "Gente", comunque una testata "mitica" - quando mi balza agli occhi un titolo. Più o meno: "Walter Chiari prigioniero a Coltano insieme ad Ezra Pound". Walter Chiari "prigioniero"? Perché, come, quando? Il dove era nel titolo: Coltano, un nome che, però, non mi diceva nulla. Invece Walter Chiari "mi dice-va": era uno degli attori che mi facevano ridere di più e nei suoi occhi mi pareva di scorgere un suggestivo velo di malinconia che me lo rendeva ancora più simpatico. Ebbene, che voleva dire questa faccenda del "prigioniero"? Ed Ezra Pound, con quel nome breve che però già mi appariva, come dire, "folgorante", chi era?». Il libro del Prof. Mario Bernardi Guardi vuole essere un omaggio ad Ezra Pound - poeta, saggista e traduttore statunitense - nel centenario della nascita. Pochi autori come lui hanno catalizzato l'attenzione sulle idee e sulla forma dell'espressione portando agli estremi questa analisi. In questo volume alcune delle sue opere e con un interessante inserto fotografico.