Il libro offre il primo studio approfondito dei modi in cui la letteratura italiana del secondo dopoguerra ha rappresentato le guerre di aggressione e i regimi di occupazione dell'Italia fascista durante la Seconda guerra mondiale, una serie di eventi che vengono qui chiamati "Guerra dell'Asse". Grazie a una metodologia innovativa, che combina teorie dei memory studies, storiografia, narratologia e critica tematica, il volume delinea un viaggio testuale lungo tre decenni che attraverso lo studio di figure di ripetizione quali topoi, temi e masterplots esplora il contributo delle opere letterarie alla formazione di una memoria della guerra e del fascismo. Passando in rassegna i numerosi contenuti etici di questa spesso dimenticata letteratura di guerra, il testo indaga il rapporto fra letteratura e memoria collettiva chiedendosi fino a che punto la letteratura della Guerra dell'Asse sia stata in grado di aiutare i lettori a sviluppare un senso di responsabilità per i crimini del passato.