Questo undicesimo volume di "Sud i Poeti" è dedicato al poeta calabrese Lorenzo Calogero. Come giustamente sottolineava Eugenio Montale di Calogero sappiamo molto, se non tutto, grazie a Giuseppe Tedeschi e Leonardo Sinisgalli, che hanno conosciuto il poeta calabrese quando lui era in vita, lo hanno seguito, individuandone la sua grandezza da quel groviglio di pensieri dissociati, spezzati in cui pulsava l'anima della Grande Poesia. Abbiamo voluto aprire questo libro proprio recuperando una testimonianza straordinaria di Giuseppe Tedeschi, scritta quasi quarant'anni fa, che ci presenta un ritratto vivo, reale del poeta. Calogero la poesia non si limitava a scriverla, ma la viveva in modo del tutto fisico e l'attesa dei tempi spesso lunghi e complicati del riconoscimento da parte della critica era per lui impossibile da gestire. L'unico modo che ebbe per non inoltrarsi definitivamente nel territorio oscuro della follia fu quello di rifugiarsi in un perenne vittimismo.