'Niccolò Tommaseo fu un originale interprete dell'epistolografia, dell'autobiografia, delle memorie, del diario, generi differenti per statuto e struttura narrativa, ma dai confini tra loro spesso fluidi. Formidabile e prolifico epistolografo, dalla penna frequentemente scoppiettante e briosa, ebbe rapporti con numerosissimi protagonisti della vita culturale e civile del suo tempo. Del pari, si dimostrò uno straordinario scrittore in prima persona singolare pure nelle varie declinazioni della prosa autobiografico-memorialistica e diaristica. E la sua scrittura riguardante l'io e il sé già presenta molti tratti della moderna incerta configurazione d'identità tanto dell'io che scrive quanto del sé che è scritto. Insomma, l'io e il sé sono protagonisti assoluti nella produzione di Tommaseo. Lo sono nelle lettere, ov'egli si concede a sfoghi, confessioni, giudizi umorali, in chiave egocentrica e centripeta. Lo sono negli scritti memorialistici, autobiografici, diaristici, volti a edificare consapevolmente una propria immagine per i posteri: di costruire un (...)'.