Poeta, scrittore e critico teatrale, Roberto Rebora (1910-1992) è stato una delle voci più pure e isolate del Novecento italiano. A trent'anni dalla morte, questo volume collettaneo ne ricostruisce la figura, portandolo oltre l'etichetta di autore della Linea lombarda cui nel 1952 l'aveva ascritto Luciano Anceschi. Accanto all'attività di poeta, si esaminano di Rebora le traduzioni, gli scritti teatrali e le prose memoriali, generate dall'esperienza di internato nei lager nazisti, dopo il rifiuto di aderire alla Repubblica di Salò. Gli studi qui raccolti, che si valgono anche di materiali manoscritti e inediti, fanno seguito alla prima giornata di studi a lui dedicata, promossa dal Centro di ricerca "Letteratura e cultura dell'Italia unita Francesco Mattesini" e dall'Archivio della letteratura cattolica e degli scrittori in ricerca, dove dal 2018 è costituito il Fondo Roberto Rebora.