Pasolini nostro contemporaneo. Prospettive ed eredità raccoglie i contributi dell'importante convegno organizzato dal Centro Studi Pasolini di Casarsa della Delizia a chiusura delle celebrazioni del centenario del poeta e vuole mettere in luce, nella mutevolezza dei suoi testi critici e, persino, nel carattere incompiuto di molte sue prove letterarie, la inesausta ricerca di un'intensità fuori della parola ed esorbitante dai modi letterari. È il contatto diretto con la realtà, lo scavalcare la limitatezza, l'inadeguatezza, la corruzione del linguaggio, che genera la pasoliniana contaminazione di sempre nuovi codici espressivi, che trova senso e continuità in un bisogno di autenticità, in un desiderio spasmodico di conquistare una dimensione di verità integrale: un'urgenza atavica, fanciullesca, al tempo stesso sacra e narcisistica, il cui adempimento Pasolini sente continuamente minacciato. Dalla matrice esistenziale e dalla vocazione sperimentale della sua produzione, è invalsa la tendenza di leggere tutta l'opera di Pasolini come un unicum, in cui si declinano, in varie forme, le sfaccettature di alcune ossessioni, e di guardare alla parabola pasoliniana come una sola, vasta azione di militanza, che si snoda nell'impegno civile e che prolifera nel flusso di idee e di affetti radicati nella biografia.