"Nuova corrente" rilancia la sua "lunga fedeltà" a Milo De Angelis mettendo sotto la lente di ingrandimento di sei diversi interpreti alcuni punti nodali della sua esperienza di scrittura. Complessivamente privilegiata dall'indagine risulterà la lirica deangelisiana dell'ultimo ventennio, propiziato da Biografia sommaria e poi approdato alle raccolte degli anni Duemila. A integrare e impreziosire il numero, il lettore troverà anche un intervento di Angelo Lumelli, nel quale il racconto di «un'amicizia rara» si unisce a un'idea di poesia assoluta, «irreversibile»; e potrà riascoltare le parole dello stesso De Angelis, consegnate a un'intervista con Stefano Verdino. Il numero si completa infine con una lunga poesia inedita che De Angelis ci ha generosamente donato e che presentiamo in apertura, rimasta per mezzo secolo tra le carte, nell'originale dattiloscritto dell'Olivetti lettera 32: quasi un poemetto, di un autore ancora minorenne, al tempo, ma già con i sigilli di un prossimo protagonista della poesia italiana.