Francesca Tuscano, poetessa, scrittrice di libretti d'opera e racconti, traduttrice dal russo, ha un posto di sicuro rilievo nel panorama della cultura italiana, elaborando una poesia in cui la pulizia della parola è un segno del modo di pensare e di sentire dell'autrice. In questo libro, curato da Bonifacio Vincenzi, che si arricchisce di sei voci di autorevoli personalità, fra studiosi e poeti, è possibile ripercorrere gran parte del cammino della poetessa passando attraverso i momenti chiave della sua produzione poetica. Ne emerge il quadro di un'autrice colta che avverte l'inganno delle apparenze, delle ipocrisie, della retorica bolsa e abusata, dell'epigonismo di maniera di tanta cosiddetta poesia novecentesca e contemporanea e con felice intuizione, propone la metafora della necessità di questa discesa che viene dal mito e dalla memoria dei tanti volti della sua poesia che ne hanno arricchito il cammino. Completa il volume una ricca antologia che attraversa tutte le sue principali raccolte. Hanno collaborato a questo volume: Rocco Taliano Grasso, Anna Segre, Elisa Nanini, Roberto Bertoldo, Ippolita Luzzo e Antonio Spagnuolo.