Dalla metà dell'Ottocento, intorno alla figura biblica di Salome le principali nazioni d'Europa cominciano la sperimentazione di un nuovo linguaggio: non solo poetico e letterario, ma anche teatrale, musicale e cinematografico. Il libro, che pure ha un cardine nella Salomé di Oscar Wilde, si propone di tracciare la vita di Salome sulla scena, inserendola nel contesto di ridefinizione dell'intero orizzonte culturale europeo fin-de-siècle. L'approccio, interdisciplinare e transnazionale, non trascura le digressioni temporali e rintraccia nel "prima" e "dopo" Salomé contributi essenziali alla definizione del mito della femme fatale. Il volume propone quindi un vero e proprio dialogo fra esperti di varie discipline, performative e letterarie, che indagano il clima culturalmente fervido e inquieto tra la fine dell'Ottocento e la prima parte del Novecento.