Il volume propone con serietà e competenza aspetti della civiltà letteraria e artistica che caratterizzò il Principato. La Puglia partecipò molto poco al movimento umanistico diffuso in Italia già da tempo, per diversi motivi, ben illustrati da Francesco Tateo in numerosi studi. La grande peculiarità della Puglia, in Terra d'Otranto, nei secoli XIV e XV, come ha sottolineato Corinna Bottiglieri, fu il pluriculturalismo, sia sul piano linguistico (con l'uso del latino e la promozione del volgare) che su quello della storia intellettuale, grazie alle moltepliciiniziative culturali avviate dal mecenatismo di Maria d'Enghien e Giovanni Antonio Orsinidel Balzo. L'indagine sui protagonisti pugliesi della letteratura umanistica nei secoli XIV e XV è ormai avviata, a partire dall'ultimo quarto del XX secolo, in maniera sistematica e allargata a tutti i generi, alcuni dei quali sono stati presi in esame e approfonditi dai relatori di questo II Convegno (agiografia, poesia encomiastica, trattatistica), ma è ancora oggetto di ricerca e di studio.