Una ricognizione intorno ai mondi, testuali e teorici, esplorati da Maria Corti (1915-2002), per restituirne «il dubbio critico» che «diventava per lei un invito alla soluzione inventiva» (Angelo Stella). Le angolazioni sono plurime: la comunicazione letteraria e il Novecento; l'impegno culturale nei giornali, nelle riviste e nell'editoria; Dante; i rebus filologici; la circolarità virtuosa tra ricerca e insegnamento; le interferenze tra stile saggistico e scritture affabulative: perché, proprio come Ulisse, «tutti gli uomini, scrittori e no, subiscono incantamenti che possono portarli al naufragio o farli approdare al nuovo; è un rischio che va corso nell'inquietante viaggio del vivere».