Il volume ricostruisce i diversi aspetti dell'opera di Pier Paolo Pasolini, con particolare attenzione a quattro linee di rapporto con la cultura antica e moderna: la presenza della tradizione letteraria, artistica e antropologica; le rielaborazioni pasoliniane dei classici; le traduzioni di e da Pasolini ancora poco indagate dalla critica; la costituzione dello scrittore quale modello della letteratura italiana successiva e icona dell'immaginario. Immolata all'impulso incoercibile di una fantasia sperimentale, la sua arte viene esplorata come sguardo irrequieto e tenace sul vasto paesaggio della società occidentale. Sempre sul filo dell'analisi testuale e sulla scia di un multiforme esercizio di lettura, i saggi qui raccolti, quasi capitoli di una monografia a più voci, si interrogano sulle frontiere dell'umanità ibernata nel logos, interpretando le elegie del caos come il grande codice della concezione intellettuale di questo autore incancellabile del Novecento, che ha fatto della realtà la sua vitale ragione di luce.