I saggi raccolti nel presente volume trattano alcuni degli aspetti più salienti relativi al tema del contrafactum, discusso durante il XXXII convegno interuniversitario (Bressanone, 2004) e inteso in un'accezione molto ampia, come indicano i termini del sottotitolo, con riferimento preminente all'ambito letterario. Sono esaminati le forme e le modalità della "contraffazione" letteraria (imitazione, copia, plagio, rifacimento, ecc.); il complesso rapporto che il "nuovo" prodotto intrattiene col modello (emulazione, competizione, superamento, ecc.); le finalità (ludiche, parodiche, polemiche, ecc.) esplicite o implicite nelle forme di emulazione "attiva"; le ragioni "extra-letterarie" (storiche, religiose, politiche, economiche, culturali) che determinano la produzione e il riuso di copie e falsi; gli aspetti teorici connessi con la pratica della "contraffazione". I vari interventi coprono un arco cronologico che va dall'antichità (Omero, Platone) al medioevo, dall'età rinascimentale al Sei-Settecento, dall'Ottocento (Leopardi, Heine, Baudelaire, Hardy, G. Du Maurier) ai giorni nostri (Doctorow, Calasso, Pusterla, Dan Brown, Casadei). Una cospicua sezione è dedicata al tema del "falso filologico" nei secoli XVII, XVIII e XIX e numerose sono le analisi dedicate a scrittori novecenteschi italiani e stranieri.